E’ domenica. A casa, come sempre nel fine settimana, c’è molta confusione. Famiglia numerosa, ognuno preso dalle proprie attività; stereo a volume altissimo, giochi, risate e a volte urla di discussioni animate fra i più piccoli. La domenica, come sempre, si pranza dalla zia al piano di sotto. Questa però è una giornata speciale perché c’è la Vogalonga. Tutti pronti ad assistere a questo importante appuntamento. Abitiamo in un palazzo del 1600 con affaccio sul Canal Grande e dalle finestre del salotto della zia, abbiamo una visuale perfetta. Di fronte a noi Ca’ Vendramin Calergi sede del Casinò; sulla sinistra in fondo al canale, la Chiesa di San Geremia da dove vediamo arrivare le barche. Sono tante e nonostante il concitato brusio e tifo delle persone che assistono dalle fondamenta, rive e balconi, si sente comunque l’affondare dei remi nell’acqua del canale. E’ uno spettacolo. Non può bastare guardare dalla finestra, quindi corriamo giù in fondamenta[1] per vedere da più vicino. Ci sediamo sui “masegni”[2] e applaudiamo entusiasti come se anche noi fossimo in una di quelle barche.
Non so come mai è emerso in me proprio questo ricordo. E’ uno dei tanti che invecchiando affiorano sempre più spesso. Quando nasci, vivi e cresci in una città come Venezia, respiri da subito la storia che la permea. Assimili i suoi detti i suoi proverbi, le sue leggende. In qualche misura la metabolizzi. Da bambino non te ne rendi conto, non sei consapevole che la realtà che ti circonda è così speciale. Lo capisci crescendo e se poi, come è accaduto a me, sei costretto ad allontanarti da così tanta bellezza, ancor più forte si fa sentire l’orgoglio di tali origini e il senso di appartenenza.
Non smetterò mai di essere grata del privilegio avuto e allora:
ALSA EL REMO[3] ALLA MIA VENEZIA!
Marina
[1] La fondamenta, a Venezia, è il passaggio che costeggia un rio o canale al piede dei fabbricati.
[2] Il termine masegno, in veneziano, indica un blocco di pietra intagliato per farne un elemento della pavimentazione. I masegni in trachite euganea sono stati utilizzati a Venezia nel corso del Settecento per sostituire la più antica pavimentazione di mattoni in cotto a spina di pesce.
[3] Alsa el remo: alzare i r., disporli verticali, poggiati sul fondo dell’imbarcazione (comando: alza remi!) in segno di omaggio o saluto.
Per l’immagine si ringrazia la Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 A.S.D.
