GIUDECCA: TRA ANTICHI MONASTERI, ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E NUOVA ARCHITETTURA


L’isola di Spina Longa, come era chiamata un tempo, si trova di fronte alle zattere e al bacino di San Marco. Fino a pochi decenni fa l’isola era considerata un quartiere periferico e povero con edifici dismessi e in rovina, memorie del passato industriale di Venezia. Oggi grazie ad interventi di valorizzazione di molti vecchi edifici è un quartiere di atelier e spazi culturali alternativi, dislocati tra case popolari, botteghe di quartiere, giardini segreti e vecchi edifici industriali. L’itinerario parte dall’ottocentesco molino Stucky e si snoda tra vecchie fabbriche di birra e tessiture ancora oggi in funzione per poi raggiungere l’affascinante Corte dei Cordami, dove si torcevano all’aperto le gomene per le navi. Il percorso si conclude con la visita alla chiesa del Redentore, opera di Andrea Palladio, costruita come ringraziamento della città per la fine dell’epidemia di peste del 1575.

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